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Pubblicato il 29 Luglio 2014 | Categoria:
Visitare i luoghi dei tragici conflitti che nel secolo scorso hanno lacerato il nostro continente è un’esperienza formativa. La provincia di Treviso appartiene, dolorosamente, al novero dei luoghi sacri alla memoria collettiva europea, in quanto fu attraversata da uno dei più decisivi e cruenti fronti della Grande Guerra.
Di tali eventi si conservano ancora le tracce materiali (riportiamo di seguito solo alcuni dei numerosi esempi, luoghi di grande fascino e suggestione), nello scenario che va dal monte Grappa al fiume Piave, dove fra il 1917 e il 1918 l’esercito italiano, supportato da truppe inglesi e francesi, si scontrò con quello austroungarico in una serie di sanguinose e memorabili battaglie.
La sfortuna dell’Abbazia di Sant’Eustachio, a Nervesa della Battaglia, fu di trovarsi in posizione strategica per le vicende della Grande Guerra, tanto da diventare un osservatorio. I ruderi ora rimasti sono di grande bellezza, uno dei luoghi più suggestivi e magici della Provincia.
Il Museo della Battaglia ha sede a Vittorio Veneto, nella Loggia del Cenedese, dal 1938. E’ stato realizzato in memoria della battaglia di Vittorio Veneto, e raccoglie una gran quantità di materiale bellico, fra armi, cimeli, carte topografiche, plastici e fotografie.
Il Sacrario Militare del Montello ospita i resti di oltre 9.000 soldati e domina, col suo enorme torrione, il lato nordorientale del Montello, affacciandosi sul tragico teatro della battaglia del Solstizio.
L’Isola dei Morti rappresenta il principale luogo in memoria degli Arditi che, nell’ottobre 1918, riuscirono a sfondare le linee austriache lungo il Piave. Quest’area è ora uno splendido parco naturaslistico, anche denominato Isola Verde per la sua ricca vegetazione.
Il Castello di San Salvatore divenne, grazie alla sua posizione strategica, un osservatorio dell’esercito austroungarico, che lo fortificò in parte. Fu bombardato ed oggi, anche dopo il parziale restauro, conserva evidenti tracce del conflitto. Visitabile solo dall’esterno, è aperto in occasione di alcune manifestazioni durante l’anno.