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Pubblicato il 29 Luglio 2014 | Categoria:
La magia di alcuni piacevoli luoghi che hanno l’acqua come comune denominatore:
Il Molinetto della Croda (XII sec.), uno dei luoghi più suggestivi e romantici delle nostre colline, si trova a Refrontolo. Qui il torrente Lierza precipita da una cascata in una valletta chiusa, facendo girare la ruota di questo antico mulino, recentemente riportato al suo antico fascino grazie a scrupolosi restauri. Sono visitabili i locali interni, con le mostre in calendario tutto l’anno, e si può fare una bella passeggiata lungo il percorso naturalistico della cascata.
Trovate tutte le informazioni su www.molinettodellacroda.it.
Le Grotte del Caglieron, a Fregona, sono uno spettacolo naturale tra i più belli della provincia di Treviso: un ambiente veramente singolare formato da una serie grotte, erose profondamente dall’acqua in banchi di arenaria, ed in parte scavate dall’uomo per ricavarne una pietra da taglio utilizzata in edilizia fin dal 1500, sul cui fondo scorre vorticoso il torrente. Sarà uno spettacolo ineguagliabile percorrere il sentiero panoramico, facilitato da arditi ponticelli in legno, ricavato lungo le varie caverne e tra le numerose cascate.
Si sbuca all’aperto nei pressi di un vecchio mulino trasformato in ristoro.
Le grotte a volte sono chiuse d’inverno. L’accesso è libero, il parcheggio in un’area privata invece è a pagamento.
La Via dell’Acqua, a Cison di Valmarino. Se è vero che esiste un rapporto intimo e forte tra l’acqua e l’uomo, questo è più che mai vero a Cison di Valmarino. Qui il Rujo taglia in lungo il paese e da sempre connota il paesaggio, con canalette, piccoli mulini, magli, lavatoi, abbeveratoi per animali… Alcune di queste opere sono ancora visibili lungo questo percorso molto suggestivo, una piacevole passeggiata che parte dalla piazza del paese, con scorci panoramici e la costante presenza dell’acqua.
Il Parco dello Storga, zona protetta di 67 ettari a nord-est di Treviso, è un’oasi dover poter ammirare l’affascinante fenomeno delle risorgive, fontane naturali originate dall’incontro sotterraneo delle acque con strati di sedimenti impermeabili. Il sentiero naturalistico, molto suggestivo, si snoda in un ambiente affascinante tra boschetti, campi, siepi, uno stagno artificiale circondato dal canneto e soprattutto le risorgive del fiume Storga, ed è interessante per le numerose specie di uccelli e di anfibi che lo abitano. Il Museo Etnografico Provinciale è ospitato qui, nelle Case Piavone: vi scoprirete tutto sulle tradizioni agricole e sugli antichi mestieri di queste terre.
I laghetti di Santa Maria e di Lago, comunemente noti come laghi di Revine, hanno origine glaciale. Separati oggi da un piccolo istmo, formavano un tempo un grande specchio d’acqua, nato dal ritiro del grande ghiacciaio del Piave. Sono un angolo suggestivo, a pochi passi dalle località di Vittorio Veneto e Conegliano. Sulle loro acque tranquille, orlate di canneti e d’estate punteggiate di ninfee, si specchiano le caratteristiche casette di sassi del comune di Revine Lago e delle sue frazioni, località che accolgono che è in cerca di un soggiorno a contatto con la natura. L’origine degli insediamenti umani in questi luoghi si perde nella notte dei tempi: il ritrovamento di alcune selci ha provato l’esistenza di un antico villaggio di palafitte, visibile oggi nella ricostruzione del Parco Archeologico Didattico del Livelet, che propone soprattutto ai bimbi un affascinante viaggio indietro nel tempo.
Nel mese di luglio, questo luogo magico ospita il Lago Film Fest, rassegna internazionale di cortometraggi, con lo schermo cinematografico principale posto sull’acqua e fantastici appuntamenti collaterali (incontri con gli autori, concerti, angoli dedicati all’enogastronomia,…).
Il parco Isola Verde fu denominato Isola dei Morti in seguito alla cruenta ma vittoriosa battaglia che portò alla conquista di Vittorio Veneto e alla fine della Prima Guerra Mondiale. Sorge lungo il fiume Piave, nel comune di Moriago della Battaglia, ed è un luogo sacro alla Patria, ma anche un ambiente di altissima valenza naturalistica; una bella passeggiata, con un percorso di visita ad anello (tempo di percorrenza circa 1 ora), molto tranquilla e altamente suggestiva, con viali alberati, la chiesetta della Madonna del Piave, il Cippo degli Arditi, aree di sosta attrezzate per il pic-nic, un bel laghetto e un piccolo orto botanico.
Il Parco Naturale del Fiume Sile si estende su una superficie di 4.152 ettari, compresa all’interno di 11 comuni distribuiti nelle province di Padova, Treviso e Venezia.
Fin dai tempi più remoti il clima mite dell’area, la navigabilità delle acque, la vicinanza con il mare, la copiosità di risorgive e la ricchezza boschiva del territorio circostante attraggono popolazioni che si fermano lungo le rive.
La strada verde è un corridoio ecologico che attraversa tutto il Parco, dalle sorgenti a Portegrandi, destinato alla mobilità lenta (ciclabile, pedonale e in barca). E’ un percorso alternativo alla viabilità stradale convenzionale, e collega tutti i principali siti di interesse per il visitatore che vuole conoscere il territorio del Parco.
Per tutte le informazioni su itinerari e percorsi, sui punti d’interesse (le risorgive, la torbiera, i fontanassi…), sulla navigazione e sugli eventi, visitate il sito www.parcosile.it.