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ITINERARIO 2: Villa Barbaro a Maser, Asolo, Bassano del Grappa, Marostica (e magari un salto alla Gipsoteca del Canova a Possagno)

Pubblicato il 30 Marzo 2016 | Categoria:

La Villa di Maser (Villa Barbaro) è uno dei capolavori di Andrea Palladio (1508-80), Patrimonio dell’Umanità UNESCO. E’ una casa viva, in parte abitata dai proprietari ed in parte aperta ai visitatori, e si trova al centro di una fiorente azienda agricola. Conserva splendidi affreschi di Paolo Veronese, e una bella collezione di carrozze.  www.villadimaser.it

Asolo, uno dei paesi più belli d’Italia, borgo medievale, perla architettonica del Veneto, gode di una posizione panoramica incantevole, tanto da essere battezzata da Giosuè Carducci come “la città dai cento orizzonti”. Luogo suggestivo, ricco di fascino e testimonianze artistiche, ospitò tra gli altri il poeta inglese Robert Browning, Ernest Hemingway, l’attrice Eleonora Duse e l’esploratrice Freya Stark. Passeggiate lungo i portici di via Browning, e non perdete uno spritz sulla terrazza dello storico “Bar Centrale”.

Bassano del Grappa è una cittadina ricca di storia, e al contempo vitale ad allegra. Il suo contesto architettonico è un tuffo nell’arte: le vie del centro sono adornate dalle opere di artisti come Palladio, Canova, Jacopo Da Ponte, Marinali e Dall’Acqua. A Bassano si trova il Museo Civico più antico nel Veneto, che merita una visita, assieme alla suggestiva Loggia dei Potestà.
Ma il monumento simbolo della città è il Ponte Vecchio (fermatevi qui anche per un aperitivo), costruito sul progetto del Palladio, che lega la sua immagine all’epopea degli alpini della Grande Guerra.

Marostica, famosa per la sua piazza a scacchiera (ogni due anni vi si tiene la famosa partita a scacchi viventi con i figuranti in costume), è un gioiello architettonico grazie alla formidabile cinta murata che unisce i due castelli e che abbraccia il borgo storico. Non perdete un tè e una fetta di torta Regina alla “Pasticceria Chiurato”.

Vale una deviazione, all’andata o al ritorno, la gipsoteca del Canova a Possagno. Possagno è la patria del più grande scultore neoclassico, Antonio Canova (Possagno 1757–Venezia 1822), che ha lasciato la sua grande eredità d’arte nella sua casa natale e nella solenne Gipsoteca realizzata nel 1836. Qui sono raccolti pressoché tutti i modelli originali delle sue sculture, i bozzetti in terracotta, i disegni, i dipinti. www.museocanova.it


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